lunedì 5 maggio 2008

Arkeon e i due lati della verità

Post originario: su "Firs"
http://groups.google.it/group/free.it.religioni.scientology/browse_frm/thread/ec82bbbde551871c/c962ece009f70900#c962ece009f70900

On 4 Mag, 23:51, articolo21 wrote: "Cosimo scrive qui su FIRS il suo punto di vista e subito compare su http://www.aduc.it/dyn/dilatua/dila_mostra.php?id=155444 Gli autori si qualificano da soli, e la loro tecnica pure (sito non moderato, dove l'interessato probabilmente non legge e quindi non può ribattere)".
Grazie articolo21, effettivamente non seguo più quel forum da mesi, stanco dei lanci anonimi dispazzatura (purtroppo a volta da ambo le parti) e quindi non avevo letto i post che segnali. Colgo lo spunto di questi atteggiamenti mafiosi non tanto o non solo per chiarire ulteriormente chi sono (cosa che non mi sembra il pezzo forte del nostro critico su aduc) ma per chiarire alcuni aspetti interessanti.
L'essere stato formatore per tribe è consistito in alcuni weekend di affiancamento (io ero un maestro giovane e senza esperienza). E' curioso che mentre l'aver tenuto lezioni all'università da Bari da parte di Vito non sia considerato una cosa rilevante perchè una tantum lo può fare chiunque, l'aver partecipato una tantum a giornate di formazione è considerato "essere ai massimi livelli". Questa non è ossessione, nè paranoia: questa è volgare malafede! Quanto al seminario, se il nostro caro informatore avesse l'abitudine di fare domande invece che affermazioni avrebbe scoperto che ho organizzato non uno ma due seminari, a nessuno dei quali c'è stata partecipazione, neanche alla serata di presentazione.

Ciò su cui vorrei richiamare l'attenzione è questo. Tutti i maestri erano indicati sul sito di Arkéon con nome, cognome, indirizzo email, professione e le date delle loro attività erano riportate sul sito. Anche per questo nessuno di noi sente il bisogno di tutelarsi con pseudonimi, perchè siamo in piazza da prima di tutto quanto è avvenuto. Agitare questa modalità di sospetto è sintomo o di paranoia criminale o di strategica volontà di distruzione. O di entrambe.
Ora queste modalità (ripeto) mafiose, sia nei toni, che nei contenuti che nell'anonimato di questi simpatici internauti, si protraggono da molto tempo. Quando il nostro sito ancora era aperto ogni giorno sul forum del Cesap qualcuno registrava e commentava le variazioni più ridicole attribuendo a tutto significati misteriosi e di grande momento, lanciando sempre segnali di minaccia, di denuncia, con frasi del tipo "abbiamo vostri nomi, sappiamo chi siete, tutti, anche gli organizzatori, la polizia vi verrà a cercare a casa". Alcune di queste persone, per usare un'espressione che ho particolarmente apprezzato, sono "vicini ai vertici del Cesap". E rispetto a questo il moderatore del sito mai è intervenuto (forse una volta ma alla maniera di "state bboni").
Allora torna la domanda. Ma perchè i sostenitori di Arkéon DEVONO accettare come verità intangibile quella contenuta in denunce che non hanno mai letto, relative a fatti di cui non sanno nulla, e i detrattori di Arkéon NON DEVONO accettare che quanto denunciato possa corrispondere a fatti puntuali e non a un sistema? Perchè io DEVO accettare per dogma la buona fede altrui ma nessun altro è chiamato ad ammettere la possibile buona fede di tante persone soddisfatte di Arkéon e cioè che Arkéon non fosse in quanto tale una setta, un metodo di plagio, di abusi etc..? Come posso non farmi domande inquietanti, quando leggo che chi ha subito qualcosa da un maestro non si rifà su quel maestro ma parte lancia in resta contro una realtà (Arkéon) di cui conosce solo quel maestro? Se ci fossero state tante deunuce a tanti singoli maestri, da sola la magistratura avrebbe tratto le conclusioni di una possibile associazione a delinquere. O quando vedo pullulare i post di persone inferocite contro un percorso che loro non hanno mai provato, ma che dai racconti di terzi gli sembra somigliare a quello di che ha coinvolto un loro caro, intervenendo per altro su altri N forum di cose a lui altrettanto sconosciute (parlo di Psiche, se non si è capito, ma anche di altri)? Perchè deve'ssere data per scontata la versione di un genitore che dice "mi hanno rubato il figlio?" senza provare a domandarsi quale possa essere la versione del figlio? Soprattutto quando la lamentela è che da quando fa Arkéon si preoccupa solo della sua nuova famiglia e del lavoro! (avesse detto si droga, picchia i bambini, bestemmia!)
La sensazione in questo è che non si ricerca la verità, ma la punizione. E che nessuno, delle tante persone competenti nel Cesap in base ai tanto richiesti titoli, ha avuto l'accortezza di contenere questa prevedibile reazione, di accompagnare le persone a non sparare a casaccio, di lenire e non esaltare il bisogno di giustizia.
Allora dobbiamo stare qui a parlare davvero di sesso degli angeli, discutendo se sia lecito immaginare che le donne abbiano un'anima o meno mentre le stiamo bruciando sui roghi.

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