venerdì 9 novembre 2007

Arkeon: il sospetto e la ragione

Post originario:
http://www.aduc.it/dyn/dilatua/dila_mostra.php?id=155444

Caro Pietro
Avevo deciso di smettere di scrivere sui forum, avendo detto quanto avevo da dire.
Ma ti risponderò, per non apparirti doppio come a me appaiono le tue domande.

1. Nei miei post ho detto che “nei seminari cui ho partecipato ho visto certamente anche cose che non condividevo ma mai nulla di penalmente rilevante né di umanamente biasimabile”. Credo sia abbastanza chiaro.

2. Nei miei 7 anni di frequentazione dei seminari ho sentito chiacchiere su alcuni maestri così come su alcuni allievi, come avviene in qualunque gruppo. Ho sentito chiacchiere anche su alcuni ex maestri che scrivono sul Cesap, se è per questo, quando ancora erano nel cerchio: puoi immaginare i contenuti. Ma si trattava di giudizi sulla persona, non sull’operato, e comunque riferiti da terzi su terzi. Ripeto chiacchiere. Quanto a FATTI che mostrassero “cazzate enormi sulla pelle delle persone” non ne ho visti ne sentiti riportare. Forse chi sapeva non ne parlava con me: tu per esempio, non me ne hai mai parlato.

3. Nella mia esperienza degli intensivi (4 o 5 credo) ho visto moltissime persone, io tra queste, trarne più forza interiore ma soprattutto più equilibrio; ho visto l’accesso agli intensivi limitato a chi avesse già fatto un lavoro consistente nei seminari base e volesse andare più in profondità; soprattutto ho visto le persone libere in ogni momento di scegliere se e quali lavori fare, tanto da saltare talora dei pezzi senza mai venire biasimate, anzi.

4. So bene che “molti, senza averne nessuna colpa, hanno avuto ed hanno problemi sul lavoro per la frequentazione di Arkéon”. Questo però è capitato dopo che le trasmissioni TV , adeguatamente imbeccate, hanno fatto di tutta l’erba un fascio. Comunque non mi preoccupo della Polizia o dei Carabinieri, perché loro rispondono alla legge. Mi preoccupo dei datori di lavoro, che minacciano di non confermare contratti temporanei a persone non inquisite; dei vicini di casa, conoscenti e familiari che improvvisamente non ti salutano per strada, parlando dietro di te con altri che nemmeno ti conoscono; mi preoccupo dei compagni di classe dei figli che a scuola non fanno mancare una sana dose di linciaggio morale. Tu ci pensi? Chi parla con le TV o i giornali o sui blog, senza accontentarsi dei tribunali, e magari mette in mezzo vicende personali private secondo te ci pensa? E’ una domanda Pietro: secondo te ci pensa?

Vedi, la tua “militanza” in Arkéon è ben più lunga della mia e ben più profonda, quindi certamente puoi conoscere eventuali limiti di Arkéon meglio di me ma anche distinguerli meglio di me da eventuali capi di imputazione. Il mio giudizio è che invece nei tuoi post tu mescoli allegramente gli uni e gli altri. Me lo confermi tu quando scrivi “Il sospetto è più forte della ragione e dei volti che ho conosciuto”. Il sospetto? Ma parliamo di sospetti o di fatti? Allora onestà per onestà te le faccio io un paio di domande e ti sarei grato se anche tu mi dessi delle risposte chiare.

1. Si è parlato di violenze e abusi sessuali. Tu personalmente ne hai mai visti?
2. Si è parlato di abusi sui minori. Tu personalmente ne hai mai visti?
3. Si è parlato di associazione a delinquere. Tu l’hai mai vista?
4. Si è parlato di setta e in particolare di setta satanica. Tu l’hai vista?
5. Tu hai mai visto maestri fare “cazzate enormi sulla pelle delle persone”?
6. Tu hai visto in Arkéon usare tecniche psicologiche per manipolare e plagiare le persone?
7. In sintesi tu hai mai visto cose che ritieni possano configurare un reato penale?

Te lo dico chiaramente, Pietro: il mio giudizio è che "il tuo sospetto è più forte della ragione e dei volti che hai conosciuto". Che "il tuo dolore è nello scaricare ad altri le tue responsabilità, mi riferisco a Vito e al Direttivo". Che tutto questo tu lo sai benissimo. E che ci hai fatto un bel patto con te stesso, occhio non vede cuore non duole!

Un abbraccio, Pietro, un abbraccio davvero.
Cosimo

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