martedì 12 maggio 2009

Arkeon: il silenzio degli onesti o la voce di chi parla

Post originale: commento sul Blog di Pietro Bono
http://stepbystepwalkingtogether.blogspot.com/2009/05/arkeon-e-il-silenzio-degli-onesti-11-5.html

Stamane a Radio 24 si parlava del caso Cesare Battisti, condannato in Italia per 4 omicidi, rifugiato in Brasile e protetto dal governo brasiliano che rifiuta di concedere la sua estradizione in Italia in quanto i suoi sarebbero stati "crimini politici" e in Italia verrebbe torturato.Che l’Italia sia un paese democratico e che la richiesta venga avanzata congiuntamente da un Governo di destra e da un Presidente della Repubblica di sinistra sembra non significare nulla per il Governo Brasiliano. Che l'opinione pubblica brasiliana secondo diversi sondaggi sial al 95%favorevole all'estradizione non conta. Il fatto è che Battisti sembra godere di ampie coperture politiche in Brasile, da parte di una minoranza di estrema sinistra molto potente nel partito al potere: per capirci l'avvocato di Battisti è il fondatore del partito. In effetti sembra che oggi il Parlamento Brasiliano terrà un'audizione sull'argomento ascoltando pareri terzi, nella quale verrà ascoltato (a favore di battisti) il responsabile del rogo di Primavalle (fuggito anche lui in Brasile) ma non i familiari delle vittime di Battisti cui non è stato concesso presenziare e riferire. Mentre ascoltavo pensavo "niente di nuovo". Ho voluto parlare di questo caso, così diverso dal nostro, perché dimostra come minoranze non molto visibili ma molto ben coperte possano procedere a dispetto di qualunque buon senso e di qualunque rigore istituzionale.Purtroppo anch'io sono arrivato alla tua stessa conclusione: è un muro di gomma. Ma nessuno può impedirmi di fare la mia parte, per piccola che possa essere. E il farlo non dipende da una vocazione masochistica, ma semplicemente dal rispetto del percorso che ho fatto nella mia vita, che non rinnego anzi rivendico. Non rinuncio a credere che non sono la giustizia e le istituzioni che non funzionano, ma che sono singoli individui a usarle e a farsi usare non assumendosi le proprie responsabilità. Di fronte a ciò, io posso solo assumermi le mie, come so, come posso.

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