lunedì 27 luglio 2009

Arkeon e il giornalismo famelico (3)

Continuo il triste aggiornamento di questa micro-rubrica.

Di recente sono usciti due articoli, riportati sul sito del Cesap, uno su Virgilio e uno sulla Gazzetta del mezzogiorno, entrambi relativi alla chiusura, da parte del PM milanese Polizzi, delle indagini a carico di A.M., il maestro milanese di Arkeon accusato di violenza sessuale.

La prima cosa curiosa è che la chiusura di un’indagine non è una notizia: un’indagine che si apre prima poi si chiude. Al più siamo all’aggiornamento.

In effetti l’articolo non parla di questa “non notizia”, ma la usa solo per ripetere il solito mantra di Arkeon, delle accuse su Arkeon etc etc..col paradosso che gli stessi articoli ricordano che la posizione del maestro in questione è stata stralciata dall’indagine su Arkeon a Bari perché diversi sono gli accusati, le accuse, i tempi e i testimoni….cioè perché sono due cose che non c’entrano nulla l’una con l’altra. E quindi non si capisce bene “che c’azzecchino” direbbe qualcuno.

In che modo c’azzecchino come al solito è reso chiaro dai titoli. Nel primo caso è “Lombardia/ Sesso per "guarigioni",chiusa inchiesta su psico-setta”, che stabilisce il netto tra l’accusa di crimini sessuali e Arkeon che il testo stesso smentisce quando dice che la posizione dell’accusato è stralciata dal caso Arkeon. Ma soprattutto il secondo, che titola “Il progetto della setta:violentarle per guarirle”; che attribuisce alla setta non solo la colpa ma addirittura il progetto…salvo appunto dire che il reato è stato stralciato perché non riguarda la setta.

Senza parole.

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