mercoledì 8 aprile 2009

Arkeon: col senno di poi...

Post originale su: blog di Fioridarancio
http://fioridiarancio.wordpress.com/2009/04/08/il-tradimento-di-giuda/#comment-704


Spesso mi sono chiesto se quanto ho integrato negli anni del mio percorso in Arkeon sia stato il frutto di quel percorso e non più semplicemente della maturazione che avviene negli anni. Forse avrei compreso o superato quelle stesse cose in un altro modo, mi viene da pensare.
Ho riflettuto a lungo e posso dire che ciò per me non è vero in generale, ma solo per alcune cose; per molte altre Arkeon è stata la chiave inglese senza la quale non avrei svitato certi bulloni. Ma il punto non è questo.Il punto è che allora quel bullone sigillava una parte della mia vita. E che lo strumento che ho cercato e ho trovato per svitarlo è stata quella chiave inglese, non un’altra. Oggi, con una maggiore consapevolezza e una maggior solidità, posso dire che molti problemi potevano essere affrontati crescendo. Ma la verità è che allora era proprio quella crescita che non riuscivo a realizzare.
Col senno di poi, ogni problema è facile. Ma chi col senno di poi dice “è facile” di solito di quel problema non ha capito la portata. E’ chi giudica le cose senza esserci dentro. Sono le persone che, in quegli anni, hanno fatto il processo ai genitori come oche che soffiano invece di distinguere gli errori dal meglio di sé che essi hanno cercato di dare. Sono le persone che preferiscono dimenticare piuttosto che perdonare, che preferiscono condannare piuttosto che giudicare, che insomma in mezzo alle cose non ci si vogliono trovare, per cui è tutto bianco, nero o indefinitamente grigio, ma mai del colore che IO sento di volergli dare.

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