lunedì 31 marzo 2008

Chi dice che Arkéon è una setta?

Post originario: su "Firs"
http://groups.google.it/group/free.it.religioni.scientology/browse_frm/thread/399db0c8eb9eb73e

Intervengo in questa discussione perché, come frequentatore di Arkéon, vorrei aggiungere un elemento che mi sembra mancante nel vostro dibattito: l'oggetto.
Quando Ignis dice "il problema è che non si capisce chi sono le parti in guerra.. cioè chi davvero appoggia arkeon? ed è legittimo appoggiarlo?" secondo me mette il dito in una piaga molto grossa: cioè che è difficile capire il senso di questa storia paradossale se non si sa nulla dell'oggetto scatenante Arkéon.
La strana guerra "tra due fronti che dovrebbero stare dalla stessa parte" (la lotta alle sette) diventa meno strana se si immagina per un attimo che l'oggetto della lotta non sia affatto una setta, che anzi la lotta riguardi il giudizio - controverso - su un gruppo, che alcuni ritengono una setta e altri no.
Non voglio qui convincervi di nulla. Mi limito a segnalarvi che l'idea che voi, così come molti altri, potete farvi di Arkéon in questo momento è basata solo sul contenuto del forum del Cesap, il cui orientamento credo sia lecito poter mettere in discussione e le cui testimonianze non sono state ancora giudicate in un processo. Qualcosa potrete trovare forse su altri forum come http://www.aduc.it/dyn/dilatua/dila_mostra.php?id=155444 o http://www.02blog.it/post/2025/l’adepta-di-una-psico-setta-si..., dove tuttavia la violenza della discussione ha rapidamente selezionato su entrambi i fronti i foristi più partigiani e "assatanati" (con eccezioni). Una fonte diversa era ovviamente il sito di Arkéon, che però è oscurato. Un'altra era il forum della d.ssa DiMarzio, sul quale pure erano riportate anche testimonianze critiche e contenenti accuse piuttosto gravi nei confronti di Arkéon, ma che adesso è anch'esso chiuso.
Mi sembra che la d.ssa DiMarzio - questa è ovviamente una mia valutazione - stia pagando l'aver accettato di dialogare con ENTRAMBE le parti, per farsi un'idea completa e non precostituita nè in un senso nè nell'altro.
Mi sembra che la chiusura del suo sito e l'inizio di un procedimento di indagine nei suoi confronti suoni come una campana a morto sulla possibilità per ciascuno di voi di potersi fare un'idea diretta e non riportata delle cose: chi avrà il "gusto" di aprire un altro forum sul tema, se non a patto di parlare maggioritariamente male di Arkéon?
In questo modo il dibattito si può spostare sull'unica cosa che ciascuno conosce (le persone) ignorando totalmente ciò di cui quelle persone si interessavano (i fatti): allora io credo alla DiMarzio perché la conosco e la stimo, io invece credo alla Tinelli perché credo a lei e stimo lei ...e il giudizio diventa del tutto soggettivo e preventivo... se non conosco né Arkeon né la DiMarzio, mi affido al racconto di terzi sull'uno e sull'altro, perché mi fido di loro. Sembra Pierino che guarda dal buco della serratura l'amico che guarda dal buco della serratura la mastra che si spoglia.
Il rischio in tutto ciò è di scivolare in errori macroscopici anche se in buona fede, come accade alla sig.ra Gardini, secondo la quale "ad Arkéon era stato fatto divieto di riunione in luogo pubblico, cosa che gli adepti hanno disatteso facendo i soliti rituali con candeline ecc". Un pensiero, questo, che assume già un giudizio di merito sulle persone che partecipano ad Arkeon (gli adepti); che dà per scontata cose che non conosce (i "soliti" rituali); che afferma come dato una semplice voce peraltro non vera (il divieto di riunirsi in luogo pubblico); che lo estende da un oggetto plausibile (i seminari) ad uno non plausibile (l'incontrarsi tout court); e che addirittura finisce per applicarlo ad un'entità astratta (Arkéon) quando al più sarebbe applicabile alle persone indagate (ma come fa qualcuno a proibirmi una cosa se neanche me lo ha detto?).
Nello specifico i seminari di Arkéon non sono sospesi dal Tribunale di Bari, ma sono stati sospesi dai maestri stessi per un'ovvia considerazione di opportunità, e l'incontro tenutosi a Roma e febbraio non era un seminario ma un dibattito sul tema delle sette, come facilmente verificabile dalle videoregistrazioni sequestrate dalla Digos "che chissà perché nessuno cita".
Allora da tutto questo torno alla domanda di Ignis "chi davvero appoggia Arkeon? ed è legittimo appoggiarlo?" e provo a proporvene un'altra: è legittimo conoscere Arkeon? è legittimo parlarne bene fino a che un tribunale non si sia pronunciato? ed è legittimo interrogarsi sui contenuti del forum del Cesap? O sull'operato di un tribunale della Repubblica? Vi ringrazio per l'attenzione

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