martedì 6 novembre 2007

La mia esperienza di Arkéon (1)

Data post originario
6 novembre 2007
http://www.02blog.it/tag/arkeon

Caro Talete
colgo con gioia lo spunto della tua domanda ad Alessandro “Raccontaci delle modifiche positive che ci sono state nella tua famiglia e nella tua vita. Raccontaci di come grazie ad arkeon tu riesca a gestire la tua persona”.
Nella mia vita ho avuto la fortuna di nascere in una famiglia sana e amorevole e di non incorrere in esperienze traumatiche. Non ho quindi dovuto usare gli strumenti dati da Arkéon, come altri che ho conosciuto, per poter accedere ad una vita cosiddetta “normale”.
Non ho nemmeno riscoperto valori che avevo dimenticato (in questo senso non ho mai gradito sentir parlare di “valori di Arkéon” o “persone di Arkéon”: i valori sono valori, le persone sono persone). Questi valori già mi appartenevano.
Ciò che cercavo e ho trovato in questo lavoro è una maggiore capacità di vivere in maniera autentica. Con questo intendo confrontarmi con la diversità; imparare dal dolore e non tramutarlo in rabbia punizione o vendetta; autorizzarmi ad ascoltare ciò che davvero nel mio cuore desidero dire/fare/essere e trovare la forza di farlo, prendermi la responsabilità di farlo, rinunciando agli alibi. Pur facendo un lavoro piuttosto intellettuale, in cui tutti hanno master, phd e via dicendo, oggi non ho bisogno di far finta di capire tutto e posso liberamente esprimere il mio talento fino a dove arriva e non oltre e non meno.
Ovviamente tutto questo non so farlo sempre…ma riesco a farlo più di prima. Per esempio quando sento salire la rabbia o la voglia di dare una risposta sarcastica all’ipocrisia e all’ottusità che leggo in molti post di questi forum, mi ricordo di guardare l’ipocrisia e l’ottusità che porto o ho portato in me, le persone che ho ferito con cinismo nella mia vita etc etc…
In quanto ai rapporti familiari, posso dire che questi già erano buoni, ma sono diventati più autentici. Con mio padre, in particolare, ho trovato un livello di intimità e di condivisione “tra uomini” che un tempo non avevo…e anche con mia madre la relazione si è fatta più intima, perchè ho superato la paura forte che avevo di non sapermi staccare da lei. Questo è passato anche attraverso una fase di allontanamento e di durezza eccessiva da parte mia, di cui mi sono scusato…ma vedo oggi che i frutti sono stati buoni. quella rabbia e quel giudizio c’erano, e io ho potuto riconoscerli, superarli per accedere ai sentimenti che c’erano dietro solo attraversandoli.
Come vedi, non sono certo un testimonial eccellente di Arkéon. Ho ottenuto solo quello che può ottenere chiunque crescendo.
Grazie

Chiedo scusa, ho dimenticato la cosa più importante: mia moglie (…e freud ride!)
Amo infinitamente mia moglie ma so per certo quanto è stato difficile per me accedere a questo amore. E’ stato grande, e a volte ancora è forte, il dolore di sentirmi amato nonostante tutto il giudizio che ho su di me. Lei bellissima che ama me, che mi sento brutto. Lei disarmata che accoglie me armato fino ai denti di idee e giudizi. Lei che conosce e ha così fiducia nella mia forza, anche quando io mi sento inadeguato. Quanto vorrei a volte che lei frenasse, dicesse “no”…e invece se le dico “andiamo su marte” lei mi risponde “a che ora?”.ecco, so - per una serie di motivi che non vi riguardano - che senza questo lavoro non avrei saputo aprire quella porta e dirle “la verità è che ho paura di amarti”.

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